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Studenti Universitari e Covid: Il Sondaggio

Immagine del redattore: Greta SalvadoriGreta Salvadori

Aggiornamento: 26 nov 2020

La pandemia globale ci ha colpito come un fulmine a ciel sereno e ha stravolto, a chi più e a chi meno, la vita, le abitudini e i progetti per il futuro.

Da studentessa universitaria, posso affermare che la mia situazione, come quella di molti altri miei coetanei, non è stata esente da modifiche che non sempre sono state positive.

Per questo motivo ho deciso di cercare di raccogliere le varie opinioni raccolte in un articolo; cercando di suddividerlo in tre differenti periodi: prima, durante e dopo il lockdown.

Di seguito un’esemplificazione dei dati raccolti:


PRIMA:

Ovviamente, gli studenti coinvolti sono attualmente studenti frequentanti dal secondo anno in sù. Delle persone intervistate, tutte hanno dichiarato di aver frequentato l’università quasi sempre con regolarità.

La valutazione dell’esperienza universitaria pre-lockdown è nel complesso più che buona (superiore a 8/10); tra le positività riportate le più citate sono: l’ambiente universitario, la possibilità di interagire con compagni di corso e docenti; tra le negatività, le più menzionate sono: problematiche di gestione prettamente universitaria (posti auto, burocrazia) e di spostamento (tragitto casa-università tramite i mezzi pubblici, costi).

DURANTE:

Gli studenti universitari intervistati sono in media equamente distribuiti per quanto concerne il fattore “fuorisede” (43% no - 57% si); di questi, la stragrande maggioranza ha svolto il periodo del lockdown nella propria abitazione, mentre una piccola minoranza (<10%)  l’ha trascorso in una casa/appartamento vicino all’università.

In questo caso, la valutazione dell’esperienza universitaria ha subito un calo notevole (poco più di 5/10). Tra le positività vi è indubbiamente la possibilità di seguire le lezioni da casa (e di risentirle, in caso di dubbi), senza dover spendere tempo e soldi per spostarsi; ne consegue quindi un maggior tempo libero personale.

Purtroppo però, non per tutti è stato così: c’è chi dichiara una scarsa o mancata collaborazione da parte dei professori (programmi non completamente svolti o addirittura assenza di lezioni). Inoltre, molti definiscono la didattica a distanza poco stimolante, con conseguente perdita di interesse e attenzione per i corsi.


DOPO:

(da settembre 2020-prima del DPCM del 4 novembre):

La maggior parte (>85%) degli studenti universitari afferma di svolgere la maggior parte delle attività universitarie online. La valutazione in questo caso è di poco superiore a 6/10.

Per quanto riguarda le positività/negatività sono le stesse di quelle riportate durante il lockdown; con l’aggiunta di una maggiore organizzazione da parte dei professori e delle università circa l’erogazione delle attività.

Sulla base dei dati e della mia esperienza personale, posso affermare che l’esperienza universitaria prima del COVID-19 era vissuta con più spensieratezza.


L’avvento di non uno, ma ben “quasi” due lockdown nazionali ha eradicato completamente alcune certezze e alcuni diritti degli universitari: lo svolgimento di tirocini e attività pratiche in presenza, indispensabili per potersi laureare in alcuni corsi.

Inoltre, le problematiche economiche, spesso menzionate, non ritengo siano trascurabili. Per quanto riguarda i fuori sede, il pagamento di una stanza in affitto, oltre che delle tasse universitarie, non ha ricevuto alcun tipo di agevolazione o aiuto economico; oltretutto, avendo molti studenti firmato un contratto d’affitto a inizio settembre/ottobre, si trovano ora a dover comunque sostenere delle spese, pur non usufruendo di un servizio (ad eccezione dei casi rari in cui si giunga ad un accordo di una riduzione con il proprietario di casa).


Sicuramente è stato fatto molto: l’organizzazione delle video lezioni a distanza con una calendarizzazione, la possibilità di sostenere esami a distanza senza perdere anni.. ma credo ci sia ancora molto da fare per migliorare questo tipo di didattica.

In conclusione, siccome ritengo che la situazione potrà protrarsi per molto più tempo di quello previsto, mi auguro che vengano proposte delle soluzioni riguardo ai problemi sopracitati.

IN BOCCA AL LUPO A TUTTI GLI UNIVERSITARI!!


Greta Salvadori

 Tutti i dati sono stati elaborati da un campione             casuale di 100 studenti universitaria in tutto il                 territorio Nazionale nel periodo 21 Ottobre - 3 Novembre 2020

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