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Il settennato di Mattarella

Simone Busiello

Le elezioni per eleggere il nuovo presidente della Repubblica si avvicinano.


È un ruolo estremamente importante, in quanto è una figura di rilievo per la nostra democrazia. È il capo dello Stato, rappresenta l’unità nazionale, presiede il consiglio superiore di magistratura, può sciogliere le camere, indire il referendum, ratificare i trattati internazionali e dare l’incarico di formare nuovi governi.


Viene eletto dal parlamento in seduta comune in aggiunta ai delegati regionali il suo mandato dura 7 anni e può essere rieletto. La votazione avviene per scrutinio segreto a una maggioranza di 2/3 dell’assemblea ma se non viene eletto nessuno, allora, dal terzo scrutinio è sufficiente una maggioranza assoluta.





Chi è esattamente il nostro attuale presidente e cos’ha fatto nel corso del suo mandato?


Sergio Mattarella è nato a Palermo il 23 luglio 1941.


Dal 1983 al 2008 è stato deputato, per la Democrazia Cristiana (di cui fu anche vicesegretario) e poi per il Partito Popolare Italiano, La Margherita e il Partito Democratico.

Viene eletto Presidente della Repubblica italiana il 31 gennaio del 2015 al quarto scrutinio con 665 voti, su proposta dell’allora segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi. Presta giuramento il successivo 3 febbraio diventando il 12° Presidente ed il primo siciliano a ricoprire tale carica.


Nel 2016 deve affrontare la crisi di governo innescata dalle dimissioni del Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, in seguito alla sconfitta referendaria e l'11 dicembre conferisce l'incarico di formare un nuovo esecutivo al ministro degli esteri Paolo Gentiloni, che presta giuramento il giorno successivo.


Il 3 novembre 2017, Mattarella firma la riforma del sistema elettorale, il cosiddetto “Rosatellum bis”, che verrà applicata per la prima volta alle elezioni politiche del 4 marzo 2018.



Il 19 gennaio 2018 nomina Liliana Segre senatore a vita.

Dopo le elezione del 4 marzo 2018 bisognerà aspettare 3 mesi per la formazione del governo, il governo giallo-verde o il Conte 1, che dura poco più di un anno. Successivamente il segretario della Lega, Matteo Salvini, visto il risultato raggiunto durante le elezioni europee del 2019 decise di far cadere il governo.


Questa fase aprirà la seconda crisi di governo per Mattarella, il quale, dopo svariate consultazioni con le varie forze politiche decise di incaricare nuovamente Giuseppe Conte con la carica di Presidente del Consiglio e di formare un nuovo governo, il “governo giallo-rosso” o il “Conte 2”, presentando giuramento il 5 settembre 2019.


Infine durante la pandemia globale da COVID-19 nel 2021 il senatore e segretario di Italia viva, Matteo Renzi, decise di ritirare i propri ministri e di aprire una crisi di governo, la terza per Mattarella. Con questa scelta politica l’azione del governo giallo-rosso finirà il 26 gennaio del 2021.


Dopodiché Mattarella conferirà il mandato esplorativo al presidente della camera Roberto Fico (Movimento 5 stelle) il quale, non riuscendo a trovare un accordo con Italia Viva per formare un nuovo governo sarà costretto a rimandare il mandato esplorativo al presidente della Repubblica.


Nel corso della conferenza stampa del 2 febbraio 2021 il Presidente dichiara che non manderà il paese all’urne vista l’emergenza sanitaria in corso e dei tempi troppi lunghi per formare un nuovo governo mentre al paese serve un governo che prenda decisioni vitali per il suo futuro.


Dopo queste dichiarazioni Mattarella convocherà l’ex presidente della BCE Mario Draghi per affidargli la carica di formare il nuovo governo che presterà giuramento il 13 febbraio 2021 sostenuto da una larga maggioranza parlamentare.




E ora? Chi sostituirà Mattarella?


Dal 7 gennaio inizieranno le votazioni del Parlamento in seduta comune per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, Mattarella ha già espresso la sua intenzione a non intraprendere un secondo mandato ma i partiti stanno insistendo per cercare almeno di mantenerlo al Quirinale fino a dopo la fine naturale della legislatura.

Dopo la sentenza del 21 ottobre 2021, sull’assoluzione di Berlusconi nel caso Rubi-ter, nella colazione di centro-destra si vocifera che potrebbero cercare di mettere il cavaliere al Colle.


Alcuni sostengono di voler mettere Mario Draghi da palazzo Chigi al Quirinale anche se non è ben chiaro se spostando Draghi al colle si andrebbe ad elezioni anticipate o se qualcuno potrebbe sostituirlo, come il ministro dell’economia Daniele Franco fino al 2023.

Una possibile candidata donna potrebbe essere Marta Cartabia, attuale ministro della giustizia, sarebbe la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Repubblica nella nostra storia.



Altri nomi circolati sono Pierferdinando Casini, Giuliano Amato e Gianni Letta.

Dovremo attendere l’inizio di gennaio per vedere chi vincerà la partita del Quirinale o se si dovrà attendere più a lungo per sapere chi sarà il nuovo capo dello stato italiano.


di Simone Busiello

Fonte: Wikipedia/skytg24

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